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Che cos’è la pinsa romana? Caratteristiche e differenze con la pizza

La pinsa romana è un piatto tipico del centro Italia, che a volte viene confuso con la pizza, ma che presenta caratteristiche differenti. Impasto e farine usate, infatti, non sono come quelli usati per la pizza.

E’ una specialità gustosa, che negli ultimi anni ha trovato il favore del pubblico, quando è stata proposta in più versioni, farcita con verdure o altro, richiamando un po’ le classiche pizze, ma con un tocco gourmet in più.

Quindi che differenza c’è tra pizza e pinsa? E quali sono le caratteristiche che la rendono unica?

Continuate a leggere per scoprire tutto di questa bontà italiana!

Le origini della pinsa e differenze con la pizza

La pinsa è nata ai tempi dell’Impero Romano, quando veniva servita per portare in tavola altre pietanze, tipo la carne in umido. Questo spiega la sua forma ovale – e non rotonda come la pizza – che viene mantenuta tutt’ora.

All’epoca, l’impasto era ritenuto troppo duro per poter essere gustato da solo, quindi la pinsa veniva usata come vassoio e “ammorbidita” da sughi e salse delle altre pietanze.

A un certo punto, la tradizione culinaria contadina porta la pinsa a un altro livello, grazie all’introduzione di nuove farine, come kamut, orzo, miglio e farro, oltre che alla preziosa aggiunta di erbe aromatiche. In seguito, sono state introdotte anche le farine di frumento, soia e riso.

Rispetto alla pizza, l’impasto con meno lievito e più acqua risulta molto più digeribile e poco calorico, ragion per cui viene spesso preferita alla pizza stessa.

La differenza con la pizza, quindi, è evidente:

  • forma ovale   
  • impasto più leggero
  • mix di farine diverse

La pinsa romana è una specialità che ha già conquistato molti palati, non a caso in Italia ci sono più di cinquemila pinserie, sparse un po’ ovunque.

Il piatto tipico del centro Italia è divenuto famoso soprattutto grazie alla sua leggerezza e alla sua incredibile versatilità.

La farina adatta per fare la pinsa romana

Nel corso dei secoli, questo piatto tipico del Centro Italia ha subito svariate rivisitazioni. Sono state aggiunte farine, erbe aromatiche, ingredienti di vario tipo per renderla più gustosa.

Tuttavia, la pinsa ha una ricetta tradizionale che la rende unica.

Prima di tutto, ha una lunga lievitazione – con un basso concentrato di lievito – non contiene sale nell’impasto – che viene aggiunto solo a cottura ultimata e viene preparata solo con un mix ben preciso di farine, quelle che sono perfette per farne un prodotto leggero, croccante e molto digeribile.

Oltre a una buona percentuale di farina di frumento – e tanta acqua – è necessario introdurre le farine di soia e riso, per ottenere una pinsa perfetta.

E’ possibile trovare in commercio anche mix di farine già pronti per la preparazione della pinsa romana, come la farina per pinsa “La Romana”, che garantisce un ottimo risultato.

Ingredienti e impasto della pinsa romana

Vi abbiamo fatto venire voglia di provarla?

Non avevamo dubbi!

E allora procuratevi subito gli ingredienti, seguite le indicazioni per creare il giusto impasto e buon appetito!

Ecco gli ingredienti per una pinsa romana perfetta:

  • 650 grammi di farina di frumento*    
  • 20 grammi di farina di soia*  
  • 30 grammi di farina di riso*
  • mezzo litro di acqua fredda
  • mezza bustina di lievito in polvere   
  • sale quanto basta dopo la cottura    
  • 10 grammi di olio evo
  • rosmarino quanto basta

*in alternativa potete usare un mix di farine già pronto come quello di cui vi abbiamo parlato prima

Con questi ingredienti, seguite scrupolosamente la preparazione:

  1. In una planetaria, versare tutte le farine e il lievito e iniziare a mescolare 
  2. Versare l’80% di acqua necessaria per l’impasto, senza fermare la planetaria
  3. Proseguire per altri cinque minuti e poi aggiungere l’olio evo.
  4. A questo punto, unire l’acqua rimasta e impastare ancora per altri 20 minuti circa, fino a quando l’impasto non sarà asciutto
  5. Porre l’impasto in una ciotola, coprire con pellicola da cucina, mettere in frigo per      almeno 24 ore
  6. Quando sarà lievitata, prendere l’impasto e dividerlo in panetti: far lievitare             ciascuno per almeno altre tre ore     
  7. Una volta pronti, stendere i panetti su una teglia unta di olio, evitando, se             possibile, l’uso del mattarello, per dare la forma ovale tipica della pinsa romana
  8. Scaldare il forno a 250 gradi e condire la pinsa con olio, sale e rosmarino
  9. Abbassare il forno a 200 gradi prima di infornare e cuocere per circa 15 minuti, fino a quando avrà un bel colore dorato.     

Potete condire la pinsa a piacere: conquisterete senz’altro i palati di tutti!

Biografia Redazione