Nai di “Cucino da vicino”

Blog di cucina: come ti è nata questa idea?

Lavoro da sempre nel mondo della comunicazione, del web, della grafica e della fotografia digitale ma mai avrei pensato di aprire un blog di cucina. L’idea è nata non tanto dalla passione per la cucina quanto dalla curiosità verso la fotografia macro (che è onnipresente nel blog, tanto da esser anche il motivo alla base del nome che ho dato allo stesso). Ogni sera dopo lavoro mi ritrovavo a cucinare e sperimentare, a provare la nuova reflex con obiettivo macro fresco d’acquisto. Da qui a mettere ricette e foto sul web bè…il passo è stato breve. Come nota di distinzione ho aggiunto l’accostamento dei piatti alla musica, che mi è valso un articolo sul prestigioso sito Taccuini Storici. Difatti non capendone nulla di vino ma amando la musica nelle sue più varie espressioni, ho pensato di accostare ai piatti un piacevole sottofondo musicale che non copra la conversazione ma che faccia da cornice alle serate in casa mia.

Quali i requisiti per essere un buon sito di ricette?

Una premessa a quel che dirò è d’obbligo: per il mio blog sto studiando una nuova impostazione, perchè oramai ho creato sezioni e sottosezioni che voglio mettere in risalto. Anche i colori e la grafica oramai stridono con il messaggio che voglio comunicare ma il tempo è mio nemico e allora bisognerà pazientare ancora. Detto ciò, il mio blog ideale dev’essere pulito, facilmente fruibile ma anche particolareggiato. In molti hanno scritto che sono “precisa” e per me è un vanto, perchè non mi piace lasciar nulla al caso, scrivo pensando che chi legge non ha la minima idea di come si esegua una ricetta e cerco di aiutare e seguire il lettore per rendergli tutto facile. Prediligo ricette semplici, il mio motto è “lavoro otto ore al giorno ma i piatti pronti non mi avranno mai” questo perchè, al contrario di quel che si trova spesso nel web, la gente “normale” non ha tempo di cucinare piatti complessi tutti i giorni. L’80% delle ricette che posto sono le mie cene, preparate in massimo un’ora, nelle sere dei feriali. Per ricette più impegnative ho creato una sezione apposita “metti una mattina in cucina” dove raccoglierò quei piatti che han bisogno di attenzione e tempo per poterci poi regalare emozioni speciali. Sempre pensando ai lettori ho creato la sezione “Gluten free” che racchiude ricette realizzabili anche da celiaci e sto pensando ad una sezione “Milk free” dove raggruppare dolci privi di lattosio. Il mio modello? bè il primo blog che ho scovato nel web, nel lontano 2005: Cavoletto di Bruxelles, per me la prima, unica e inimitabile.

Prova del cuoco: ci inviti tutti a cena

Prima di invitare gente a cena mi informo su quel che non amano mangiare. Non credo ci sia nulla di peggio che trovarsi ospiti al tavolo di amici e imbarazzarsi nel dover dire “scusate ma io il fegato non lo mangio” o peggio: dover ingoiare con le lacrime agli occhi un piatto di pappardelle al cinghiale pur odiando il sugo di cinghiale. La mia cena preferita è quella che ci lascia sereni e soddisfatti, felici di aver regalato agli ospiti sapori nuovi che li faranno parlare di noi e aspettare con interesse il prossimo invito.

Facebook, Twitter, Google Plus: il tuo rapporto con i social network?

Come ho detto lavoro da sempre nel web, e questo mi ha portato a creare quasi subito un profilo su Twitter che ritengo un intelligente ed innovativo mezzo di comunicazione. Per ciò che riguarda Facebook, ho preferito ritardare nel creare una pagina non tanto perchè non creda nel potere comunicativo che ha ma perchè, avendo poco tempo da dedicare al blog, ho preferito dare la precedenza a canali che ritengo possano darmi più risultati nel lungo periodo. Da poco ho creato anche un account Flickr che raccoglie le foto dei piatti, con qualche anticipazione su post futuri e anche una sezione prettamente macro ma slegata dal soggetto culinario che caratterizza il blog. Una pagina su Google plus? non l’ho ancora creata, ammetto, per semplice mancanza di tempo.

Ingrediente segreto: piccolo consiglio ai lettori

L’ingrediente segreto è la passione per quel che si fa. Senza questa tutto sarebbe vissuto come un peso. Se volete aprire un blog, volete imparare a cucinare o a fotografare, dovete farlo pensando che questo toglierà tempo alla vostra vita privata, e solo se c’è amore verso quello che fate le ore che gli dedicherete non saranno percepite come perse ma concorreranno ad arricchirvi di nuove esperienze. Da quando ho aperto il blog ho accumulato belle soddisfazioni: attestati di stima, di simpatia, complimenti per il mio modo di comunicare, per i miei piatti che mantengono le promesse. Tutto ciò non ha ingrossato il mio portafoglio ma sicuramente sono il motivo per cui ogni sera, mentre cucino, mi siedo al pc e scrivo.