Eleonora Tiso di “Paciulina | Blog di ricette”

Blog di cucina: come ti è nata questa idea?

Cucino da sempre, forse, e mangio da ancor prima 🙂 Fino a qualche mese fa gli impegni, l’università e il lavoro non mi avevano consentito di dedicarmi a due delle cose in cui, a detta di altri, mi destreggio meglio : le ricette e il web! Mi piace preparare, impiattare, fotografare e mangiare quello che cucino. Mi piace curare gli aspetti tecnici ed estetici del mio blog, mi piace condividere!

Quali i requisiti per essere un buon sito di ricette?

Con Paciulina cerco di avvicinarmi il più possibile al sito dei miei sogni, ma non sempre ci riesco. Non possono mancare immagini chiare e di alta qualità, procedimenti fotografati passo per passo, pagine ben organizzate ma non troppo pesanti da visualizzare. Personalmente non userei mai un contatore di visite per il mio blog, così come un sottofondo musicale, banner lampeggianti e caratteri dai colori sgargianti. Il cibo deve essere l’assoluto protagonista (o quasi).

Prova del cuoco: ci inviti tutti a cena

La mia cena preferita! Una? Beh, se devo dirla tutta, le cene che mi godo di più sono quelle che vedono protagonisti salumi, formaggi, pizze e conserve rigorosamente fatti in casa. Non c’è paragone. Ma, quando invito a cena, non rinuncio mai ad un primo piatto di sicuro successo e mi diverto a inventare antipasti sfiziosi.

Facebook, Twitter, Google Plus: il tuo rapporto con i social network?

Paciulina è molto social, e devo dire che anch’io non scherzo. Mi piace condividere con gli altri la maggior parte delle cose che faccio e sono sempre attratta dai nuovi sistemi di aggregazione sociale. Tutti possono interagire, conoscere, imitare, imparare: quale strumento migliore per la visibilità di un diario di cucina 2.0?

Ingrediente segreto: piccolo consiglio ai lettori

Tutto quello che so l’ho imparato, come credo abbiano fatto milioni di appassionate di cibo prima di me, dalla mia mamma. Pertanto, l’ingrediente segreto è il senso pratico. La capacità, voglio dire, di percepire i tempi giusti di cottura, di insaporire i cibi senza l’aiuto di bilance e misurini, di avere una manualità tale da riuscire a recuperare anche la più irrecuperabile delle paste frolle. Per il resto, abbiate solo molta pazienza che è la cosa che in cucina non guasta mai. E di cui io, forse, scarseggio un po’. 🙂